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Sulle orme dei Greeters di Bruxelles

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Il Global Greeter Network è un progetto di turismo partecipativo che nasce a New York nel 1992 da un’idea di Lynn Brooks. Il concetto alla base del Big Apple Greeter è semplice: incoraggiare l’incontro dei locali con i turisti che vogliono scoprire la città attraverso le storie e le abitudini di chi la vive quotidianamente.

A Bruxelles il movimento si sviluppa a partire dal 2010, promosso dall’asbl Tourisme autrement, e si sostiene attraverso la partecipazione di volontari. I Greteers non accettano alcuna forma di remunerazione e si offrono come guide turistiche della città, promuovendone la storia e la tradizione, per amore dei luoghi in cui vivono, per condividere con voi la loro passione e soprattutto per portarvi alla scoperta di itinerari poco battuti.


L’associazione belga conta oggi all’incirca settanta volontari, tra i 21 e i 75 anni. Un incontro può durare dalle due alle quattro ore, e il gruppo non può eccedere i sei partecipanti. Ci si muove a piedi, in bici o con i mezzi pubblici. I Greeters sono promotori dell’idea di un turismo sostenibile, nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente. A Bruxelles organizzano ad ottobre il Salone de Tourisme Durable.

Come ci spiega Giada Risatti, italiana e volontaria tra i Greeters a Bruxelles, chi vuole può mettersi in contatto con l’associazione, mandare una richiesta direttamente sul loro sito, e cercare tra la lista dei volontari quello più affine ai propri interessi.


Chi fa richiesta di passare un pomeriggio con un Greeter viene messo in contatto con il volontario in modo da poter stabilire di comune accordo un itinerario su misura. Che si tratti di una famiglia, di una coppia, di ragazzi in inter-rail, di gypsy solitari, di persone a mobilità ridotta, l’incontro con il Greeter è modellato sulle esigenze di ogni partecipante e dietro ovvia disponibilità del volontario.

“La prima volta che ho partecipato come volontaria al progetto ho incontrato due ragazze russe, abbiamo visitato il centro, mescolando inglese e tedesco. La seconda ho trascorso un pomeriggio con una ragazza ecuadoregna, babysitter a Gent. Io e il mio ragazzo l’abbiamo portata a visitare il centro e il giorno dopo siamo andati insieme al Piknik Elektronik. La terza volta ho incontrato una ragazza australiana durante il suo european trip. Abbiamo mangiato al Micro Marché e poi mi ha accompagnata nell’ostello dove lavoro. Ogni visita è diversa e interessante. Mi piace vedere cosa pensano i turisti prima di venire a Bruxelles, poter discutere del loro paese, abitudini, culture. Tutto questo per il piacere di far conoscere la città che mi ha accolta tre anni fa”.

Pronti a fissare il vostro rendez-vous con un Greeter a Bruxelles o nel mondo?

photo credit
Greeters, Bruxelles


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